RIDERE: La magia, come viene intesa da tutti quei maestri, può essere una faccenda mortalmente seria. La capacità di ridere, anche di se stesse, di non prendersi troppo sul serio, nonostante tutta l'importanza della questione, è però di vitale importanza nella magia delle donne. Potrebbe sembrare uno dei tanti libri che propongono percorsi di approfondimento mensili sugli aspetti spirituali dell'esistenza, in particolare femminili, ma è molto di più, o almeno lo è stato per le donne che frequentano La Casa delle Streghe. Medusa è stata la prima donna che abbiamo ascoltato e sentito come abbiamo fatto per le Dee nel percorso di ricerca delle Signore del Gioco e ci è piaciuta così tanto che l'abbiamo portata nelle piazze per far sì che le donne potessero mostrarsi in cerchio intorno a lei e, ritualmente, riattaccare la sua testa, ridarle integrità e voce e a sé con lei. Ne sono nate Las Medusas (ma quella è un'altra storia). Come svuoto il mare con un ditale? Per sciogliere questi interrogativi il tempo deve fermarsi, perché il mio tempo di creatura terrestre non basta per adempiere a questi difficili compiti. Devo pietrificarmi, affidarmi alla potenza superiore della Strega, della donna saggia, sperimentare un'altra realtà fuori dal mio tempo e dal mio spazio. La "strega cattiva" che pietrifica si trattiene dal prendere per il collo i ficcanasi invadenti e dà alle persone giovani e inesperte la possibilità dell'iniziazione lasciando che il tempo si fermi.
Se è vero che la Strega, come dice Lisa Lister, è colei che mette TUTTO in discussione, Luisa Francia è stata per me la prima maestra in quest'Arte. Anche quando ci siamo trovate spaesate a confrontarci con la non corrispondenza dei cicli lunari e solari e le abbiamo scritto per chiedere consiglio, la sua indicazione è stata di seguire la nostra Verità. Insomma, nel libro si susseguono i racconti strepitosi di punti di vista divergenti e innovativi su figure che ci accompagnano nei racconti e negli studi fin dall'infanzia: oltre alla Gorgone, Sibilla, Ninfa, Dama Bianca, Amazzone, Morgana, Perchta, Sfinge, Menade, Elfa, Lilith e Salomè, la tredicesima, la più stravolgente. Luisa Francia dà loro voce in prima persona, guarda gli eventi dal loro punto di vista, restituisce il ricordo come protagoniste della LORO storia, herstory, come dicono le anglosassoni. Da allora non ho fatto altro: ogni volta che sento raccontare una storia mi accorgo che la versione delle donne non ha mai spazio e allora la cerco e se non la trovo la immagino come se fosse la mia e il mondo prende tutta un'altra piega, si manifesta l'imprevisto, lo struggente, il magnifico. C'era una volta, in tempi remoti - ed erano bei tempi, benché non fossero né i tuoi tempi né i miei, quindi tanto tempo fa... Così iniziano tante storie che raccontano di questo e quell'altro mondo, di un tempo del quale facevano parte il visibile e l'invisibile, l'udibile e l'inaudito, il pensabile e l'impensabile. Il regno del giorno aveva un'immagine speculare, quella della notte. Tutti gli esseri umani, gli animali e le piante avevano il loro opposto nel regno delle ombre. La mia storia è ri-trovata, cioè trovata di nuovo. E questo significa anche ri-cordata: ri-evocata dall'intimo del cuore. Un giro di tredici lune non mi è bastato, ne ho fatto un altro e un altro ancora e solo ora che sono al quarto ho ben presente mese dopo mese quali segni e quali energie accompagnano la Luna nuova e piena nella sua danza fra le stelle e le madrine delle tredici lunazioni. Ora so quali preferisco e perché, quali sento affini e quali ogni volta sono di nuovo una sfida. Le madrine, come care vecchie amiche, mostrano ogni volta un nuovo aspetto, una sfaccettatura che al primo passaggio era passata inosservata. Le danze, mese dopo mese, permettono di mettere in gioco il corpo, profondamente, di ritrovare dimensioni di contatto con gli elementi che vanno oltre il simbolo rendendo l'esperienza ricordo tangibile. Erbe e animali compongono il gioioso ritrovarsi nella complessità che si compone un pezzettino per volta. Le donne con cui un altro giro è ricominciato non sono le stesse con cui ho iniziato tre anni fa, o almeno non tutte, ma il legame che si è creato in quel primo scoprire e scoprirsi resta forte e crea un linguaggio condiviso che ha permesso la nascita della scuola on line e delle scuole estive e delle Signore del Gioco e di chissà cos'altro ancora. TERRA: Hai notato che ti sostiene? Lei ama essere accarezzata su una delle sue tante colonne vertebrali (sentieri, piste, vecchie vie e strade). Ama i piccoli massaggi picchiettati che derivano dalle danze e dal pestare i piedi. Se hai una buona sintonia con lei (che non di rado nasce attraverso il giardinaggio, il fare ceramica, la raccolta delle erbe e i rituali all'aperto), ti svela volentieri i suoi segreti. Pensaci, quando pretendi il suo aiuto: anche la terra ha sempre più bisogno di guarigione e cura. Come vivi su di lei? Dalla postura nei movimenti di ogni giorno, dal modo di camminare, di guardare, dal come indossare gli occhiali da sole alla scelta dei vestiti, dalla consapevolezza con cui si assiste al mutare delle stagioni ed alla danza dei pianeti nel cielo, il mondo diventa un luogo in cui riconoscersi parte di un canto, in cui l'estasi è essenza dell'esperienza spirituale, in cui le modifiche allo stato di coscienza diventano un caleidoscopio di possibilità di relazione con tutti gli esseri senzienti, in cui nessun sacrificio potrebbe essere grande abbastanza per quello che cerchi (e quindi meglio dedicarsi pienamente alla gioia), in cui la notte è un abbraccio accogliente, non c'è luce senza buio né cielo senza radici, in cui lo spazio è ampio quanto la capacità della mente di espandersi e il tempo è bandito. Sì, questo libro e il lavoro che ne deriva sono la partenza di un viaggio che non finisce mai. Niente visto, niente sentito, niente accaduto, tutto dimenticato ;-)
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Chi scrive quiAnnalisa Biancardi De Luca Battaglia. Sempre in cerca di ciò che è autentico, fra boschi, vette, valli, foreste, cuori e musei... Archivi
Dicembre 2024
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