Domenica ho completato con sei splendide donne un lavoro di studio e pratica spirituale durato tre anni. Nell’ultimo spazio di condivisione prima della conclusione in diverse si sono sentite/hanno vissuto come un viaggio attraverso luoghi naturali, che le portava in uno spazio circolare intorno ad un fuoco che sapeva di casa, calore, autenticità, condivisione ed amore. Qualcuna arrivava navigando un fiume con la canoa, qualcuna a piedi, altre galoppando a cavallo, chi volando sulle ali di un drago.
In questi giorni mi sono chiesta se quel luogo esista già intorno a me e mi sono detta di sì. Negli anni, di cerchio in cerchio, attraverso amicizia, vacanze, feste di passaggio, sostegno nei periodi bui, esperienze straordinarie fra donne hanno reso molti legami di cui sono orgogliosa e felice profondi e significativi. Esiste qualcosa che chiamerei casa come una comunità stabilmente dedita allo studio ed alla pratica magiche nel solco di un percorso che per alcune si richiama alla Dea ma che per ognuna prende forme diverse e autonome. Non ho però questa possibilità in uno spazio anche rituale “di quartiere”, non sono finora riuscita, se non per un periodo e con i limiti dovuti anche alla mia ancora embrionale esperienza, a creare un cerchio che accompagni mese dopo mese, festa dopo festa, i miei passi sul sentiero della spiritualità femminile. Uno spazio che sia un appuntamento d’amore, rispettato perché frutto di un’urgenza del cuore e del grembo e perché basato su un senso del legame femminile che è anche responsabilità. Un luogo dove arrivare a cavallo di scope, draghi o centauri per riportare alla memoria il dolce ricordo di una conoscenza che attraversa i secoli e la storia cancellata delle donne, un luogo di gioia, nutrimento e riposo. Si può forse chiamare tentativo di comunità di prossimità o gruppo collaborativo di zona ma la base è l’idea di dare una possibilità calata in una realtà di frequentazione regolare, a quella cultura egualitaria di cui leggiamo nei libri, troviamo tracce nei musei, riempiamo i nostri sogni più belli. Sono disposta a tentare di costruirla qui ed ora anche se e quando mi venga richiesto impegno e una limitazione della mia libertà pur di fare esperienza di un gruppo di donne che lavorano insieme con uno scopo comune collaborando e co-creando, ma soprattutto facendo del divertimento uno strumento politico e devozionale. Non sono disponibile a qualunque pur di tentare, l’ambito che trovo più adatto e stimolante, almeno per me, è quello delle Tredici Lune di Luisa Francia e, più in generale, qualunque percorso che mi porti a confrontarmi con ciò che è autentico in me e ciò che di autentico arriva dalle nebbie della storia. Questo è il senso profondo, per me, di reiniziare un giro di Ruota fra donne vicino a casa, nel Valdarno Superiore, nell'ambito del Cerchio di donne del Valdarno. Benvenuta, ti stavo aspettando.
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Chi scrive quiAnnalisa Biancardi De Luca Battaglia. Sempre in cerca di ciò che è autentico, fra boschi, vette, valli, foreste, cuori e musei... Archivi
Dicembre 2024
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