E' stato. Come sempre accade quando si lascia lo spazio conosciuto per quello magico tutto è andato come doveva andare, compreso il buio che ci ha gentilmente accompagnato dentro e fuori dai boschi, chi ha potuto esserci e chi non ce l'ha fatta, il sole, la pioggia, il freddo, la legna, lo spazio sacro, le parole dette e quelle solo immaginate, le zuppe, le melagrane, ciò che si poteva fare e ciò che non è stato possibile. Lo stupore viene dalla sensazione di perfezione, di poter portare con sé e restituire qualcosa di profondamente autentico. L'abbiamo chiamata, le abbiamo posto domande, abbiamo trovato risposte, l'abbiamo ri-membrata e ha lasciato il segno. Il cerchio l'ha vista danzare, una di noi, Dea. In questo giorno di passaggio, Solstizio d'Inverno, in questa luce gelata che accarezza la brina ancora a mezza mattinata sento che già altro chiama ma ci sono quattro donne che hanno raccontato la storia a tante altre e nessuna volta è stata uguale. Continueremo a ri-membrare Persefone a chi lo chiederà e lo faremo con voce, canto, musica, ritmo e meraviglia fino all'Equinozio di Primavera. Poi di nuovo la ritroveremo nel buio all'Equinozio d'Autunno e aspetteremo di reincontrarla a novembre, magari in Tessaglia... E intanto le altre aspettano nei sogni.
0 Comments
|
News
Chi scrive quiAnnalisa Biancardi De Luca Battaglia. Sempre in cerca di ciò che è autentico, fra boschi, vette, valli, foreste, cuori e musei... Archivi
Dicembre 2024
|