Percorsi d'arti tessili
In questa pagina si spiega l'impegno della Casa rispetto all'ambito tessile che si sviluppa nel diffondere la consapevolezza sull'origine delle fibre e del vestiario già confezionato che possiamo trovare sul mercato e nella formazione su come riprendere in mano il lavoro di realizzazione di feltro e tessuto dalla fibra fino all'oggetto finito. In questo secondo ambito, in particolare, negli ultimi anni abbiamo cercato di andare oltre gli elementi esclusivamente tecnici di filatura, tintura, tessitura e feltro per spaziare verso gli aspetti simbolici e magici.
Se ti interessa il racconto dell'esperienza negli ultimi anni leggi Sciarpe magiche, storie di incantesimi tessili.
Se ti interessa sapere come essere parte di un percorso magico di tessitura di incantesimi leggi qui.
Se stai cercando informazioni sulla scuola estiva di lavorazione di lane locali leggi qui.
Se ti interessa un percorso in cerchio che intrecci la ricerca archetipica su Afrodite con il lavoro legato alle arti tessili leggi qui.
Se vuoi sapere di più sulla storia e pratica del nostro impegno in generale nell'ambito tessile continua a leggere di seguito.
Il lavoro sulla sostenibilità dello stile di vita personale ha sempre contraddistinto l'impegno singolo e comunitario alla Casa delle Streghe. Ciclicamente vengono proposti laboratori di autoproduzione che spaziano dal pane a lievitazione naturale, agli alimenti fermentati, alla cura naturale della pelle e della casa. Il tema dell'abbigliamento è uno di quelli più critici e solitamente poco approfonditi.
Pur nella consapevolezza che è molto più diffusa la sensibilità verso i temi della sostenibilità e della riduzione dell'impronta ecologica di ogni bene di consumo, l'ambito tessile resta molto indietro rispetto all'alimentare o a tutto il mercato equo e solidale: ancora, chi si trova di fronte ad un paio di calzini di lana “biologica” non si chiede, come fa per le verdure, quanta strada abbia fatto quella lana dalla pecora al suo piede, se la fibra è magari mista e quindi impossibile da riciclare. Diversamente da altri ambiti di autoproduzione più legati al cibo o alla cura del corpo o alla pulizia della casa, accostarsi ad una macchina da cucire o a i ferri da calza è un passo che sembra a molte (per non dire dei molti) impraticabile. Eppure, la filatura e la tessitura sono state per secoli fra le arti più narrate e magiche e tutt'oggi sono pochi coloro che riescono a sottrarre lo sguardo dal movimento ipnotico del fuso e lana è un materiale straordinario: igroscopica, idrorepellente, resistente a sporco e polvere, isolante, ignifuga e resiliente.
Alla Casa delle Streghe, già da alcuni anni, abbiamo scelto di dedicare uno spazio dell'apertura estiva alla lavorazione della lana dalla fibra al filo alla tintura naturale al tessuto e infatti nel tempo sono arrivati diversi strumenti come fusi per filare, telai a cornice, a pettine liccio e anche un grande e magnifico telaio manuale a otto licci.
Anche nel 2021, come già nel 2022, diverse donne sono arrivate alla Casa con la loro lana da lavare, l'abbiamo selezionata e lavata insieme e nei tempi di attesa approfondito le basi della lavorazione del feltro o della filatura a mano con il fuso o la ruota. In collaborazione con il Coordinamento Tessitori abbiamo organizzato nel 2020 e nel 2021 la Scuola estiva di lavorazione di lane locali che si è svolta in Valcamonica e in Abruzzo.
Scopo di queste iniziative non è di creare un centro di produzione tessile ma di condividere esperienza e strumenti perché ognuna possa approfondire la propria personale conoscenza del materiale e delle tecniche e seguire la propria traccia di ricerca ed espressione creativa.
Fino all'inizio degli anni 2000 le persone che in Italia facevano il pane con la pasta acida si potevano contare forse in qualche decina. Negli anni la consapevolezza delle virtù nutrizionali del pane a lievitazione naturale si è diffusa così tanto che ora si può trovare da acquistare ovunque, anche la grande distribuzione propone prodotti e farine di alta qualità e i gruppi on line che ne parlano raggruppano centinaia di migliaia di persone. Perché non dovrebbe succedere lo stesso con la lana? Chi impara a filare o a tessere non necessariamente ne farà un passatempo stabile o una professione ma sicuramente sarà in grado di dare valore (anche riguardo all'impronta ecologica ed etica) a ciò che trova sul mercato, che sia una bancarella in un mercato, un negozio di abiti di lusso o i mostruosi spazi della grande distribuzione.
La Casa organizza regolarmente occasioni di incontro ed approfondimento sui temi della lavorazione della lana dalla fibra al filo e di introduzione alla tessitura con telaio a cornice in Toscana e in Lombardia. Se vuoi restare informata sulle prossime iniziative iscriviti alla newsletter riempiendo il modulo di seguito.
Se ti interessa il racconto dell'esperienza negli ultimi anni leggi Sciarpe magiche, storie di incantesimi tessili.
Se ti interessa sapere come essere parte di un percorso magico di tessitura di incantesimi leggi qui.
Se stai cercando informazioni sulla scuola estiva di lavorazione di lane locali leggi qui.
Se ti interessa un percorso in cerchio che intrecci la ricerca archetipica su Afrodite con il lavoro legato alle arti tessili leggi qui.
Se vuoi sapere di più sulla storia e pratica del nostro impegno in generale nell'ambito tessile continua a leggere di seguito.
Il lavoro sulla sostenibilità dello stile di vita personale ha sempre contraddistinto l'impegno singolo e comunitario alla Casa delle Streghe. Ciclicamente vengono proposti laboratori di autoproduzione che spaziano dal pane a lievitazione naturale, agli alimenti fermentati, alla cura naturale della pelle e della casa. Il tema dell'abbigliamento è uno di quelli più critici e solitamente poco approfonditi.
Pur nella consapevolezza che è molto più diffusa la sensibilità verso i temi della sostenibilità e della riduzione dell'impronta ecologica di ogni bene di consumo, l'ambito tessile resta molto indietro rispetto all'alimentare o a tutto il mercato equo e solidale: ancora, chi si trova di fronte ad un paio di calzini di lana “biologica” non si chiede, come fa per le verdure, quanta strada abbia fatto quella lana dalla pecora al suo piede, se la fibra è magari mista e quindi impossibile da riciclare. Diversamente da altri ambiti di autoproduzione più legati al cibo o alla cura del corpo o alla pulizia della casa, accostarsi ad una macchina da cucire o a i ferri da calza è un passo che sembra a molte (per non dire dei molti) impraticabile. Eppure, la filatura e la tessitura sono state per secoli fra le arti più narrate e magiche e tutt'oggi sono pochi coloro che riescono a sottrarre lo sguardo dal movimento ipnotico del fuso e lana è un materiale straordinario: igroscopica, idrorepellente, resistente a sporco e polvere, isolante, ignifuga e resiliente.
Alla Casa delle Streghe, già da alcuni anni, abbiamo scelto di dedicare uno spazio dell'apertura estiva alla lavorazione della lana dalla fibra al filo alla tintura naturale al tessuto e infatti nel tempo sono arrivati diversi strumenti come fusi per filare, telai a cornice, a pettine liccio e anche un grande e magnifico telaio manuale a otto licci.
Anche nel 2021, come già nel 2022, diverse donne sono arrivate alla Casa con la loro lana da lavare, l'abbiamo selezionata e lavata insieme e nei tempi di attesa approfondito le basi della lavorazione del feltro o della filatura a mano con il fuso o la ruota. In collaborazione con il Coordinamento Tessitori abbiamo organizzato nel 2020 e nel 2021 la Scuola estiva di lavorazione di lane locali che si è svolta in Valcamonica e in Abruzzo.
Scopo di queste iniziative non è di creare un centro di produzione tessile ma di condividere esperienza e strumenti perché ognuna possa approfondire la propria personale conoscenza del materiale e delle tecniche e seguire la propria traccia di ricerca ed espressione creativa.
Fino all'inizio degli anni 2000 le persone che in Italia facevano il pane con la pasta acida si potevano contare forse in qualche decina. Negli anni la consapevolezza delle virtù nutrizionali del pane a lievitazione naturale si è diffusa così tanto che ora si può trovare da acquistare ovunque, anche la grande distribuzione propone prodotti e farine di alta qualità e i gruppi on line che ne parlano raggruppano centinaia di migliaia di persone. Perché non dovrebbe succedere lo stesso con la lana? Chi impara a filare o a tessere non necessariamente ne farà un passatempo stabile o una professione ma sicuramente sarà in grado di dare valore (anche riguardo all'impronta ecologica ed etica) a ciò che trova sul mercato, che sia una bancarella in un mercato, un negozio di abiti di lusso o i mostruosi spazi della grande distribuzione.
La Casa organizza regolarmente occasioni di incontro ed approfondimento sui temi della lavorazione della lana dalla fibra al filo e di introduzione alla tessitura con telaio a cornice in Toscana e in Lombardia. Se vuoi restare informata sulle prossime iniziative iscriviti alla newsletter riempiendo il modulo di seguito.