Dal 1 al 7 gennaio a Saviore un'apertura particolare della Casa dedicata a mettere insieme il ricordo, le parole, la vita, il filo, i colori, la poesia. Tessere, cantare, tingere, intrecciare versi ed infine legare. Una legatura semplice e preziosa, che racchiuda e concluda le pagine di giorni di incanto in un gesto consapevole, un diario custode di semi da portare con sé fino alla fioritura. Un amuleto intrecciato con le nostre mani, in cui condensare intenzioni e ricordi di un futuro scritto e non accaduto. Utilizzeremo materiali scelti d'istinto, che nutrano l'immagin-azione delle nostre pagine personali e collettive: scarti, ricicli, doni, creazioni. Tutto ciò che potrà, se vorremo, costruire il diario del nostro viaggio. A facilitare il cerchio Annalisa De Luca per il passaggio dal caos all'ordine, dalla lana al filo, Laura Dell'Erba per la Magia di inchiostri vegetali, Lorenza Orlandi per la Musica della lana, Barbara Zippo per la trama del racconto, Siriana Tanfoglio per il Diario di Viaggio. Di seguito il dettagli delle loro proposte. Sarà possibile seguire un solo laboratorio o tutto il percorso per la settimana, il programma dei vari giorni verrà pubblicato a breve. Ci sarà un incontro on line di presentazione domenica 3 dicembre alle 21,30 inizialmente attraverso una diretta su FB dalla pagina della Casa delle Streghe e poi via Zoom per le domande e gli approfondimenti. La presentazione resterà disponibile on line. In quei giorni, per motivi organizzativi, non sarà possibile pernottare presso la Casa e segnaliamo la possibilità di essere ospitate presso la Casa del Parco di Cevo o alla Casa degli Amici della Natura di Saviore. I pasti saranno autogestiti, avremo a disposizione una cucina di comunità e condivideremo le spese per le materie prime (almeno per i pranzi). Ecco i dettagli dei vari percorsi da seguire separatamente o come viaggio complessivo. Filatura rituale (Annalisa De Luca): una antica leggenda dell’Europa orientale racconta di una strega che insegnava la sua arte alle ragazze che le venivano affidate solo mentre tutte lavoravano al fuso. La simbologia legata alla filatura e alla tessitura attraversa le più antiche figure sacre di cui abbiamo notizia in ogni tradizione. Il recupero del gesto del filare e la sua pratica permettono di prendere contatto materico con la spirale che è alla base della vita in ogni sua manifestazione. Tessil anche moltissime metafore legate alla parola e al racconto. La proposta per questi giorni prevede quindi anche un laboratorio di filatura con lane di pecore allevate in Italia e il significato di questo passaggio nel racconto personale del percorso sarà indagato partendo dal gesto e dallo stato meditativo (e quindi estatico) che la filatura a mano comporta. La magia degli inchiostri naturali. (Laura Dell'Erba) Se il segno e la scrittura saranno i mezzi per raccontare del nostro viaggio, li renderemo ancora più vibranti e magici usando inchiostri creati appositamente con le piante. Le piante hanno molti poteri: nutrire, guarire, calmare, eccitare, ammaliare, persino uccidere. Ad ognuna sono legati uno o più archetipi. Anche i colori sono potenti portatori di significati e di magia. Uniremo le proprietà di piante e colori per creare uno o più inchiostri che attraverso pennello e pennino renderanno il nostro racconto un vero e proprio incantesimo. La musica della lana: (Lorenza Orlandi) La musica in passato ha sempre accompagnato la quotidianità delle persone quindi accompagnava anche i vari lavori domestici e non. Mi soffermerò in particolare sui canti della filatura e della follatura della lana portando esempi musicali provenienti da culture contadine del nord europa (isole Ebridi in particolare) nelle quali si è conservato qualcosa di unico e sacro che va oltre la semplice manualità del lavoro. Vedremo quale era la funzione della musica nelle varie fasi di lavoro fino ad arrivare alla “benedizione” del capo finito. La musica inoltre è una pratica che aiuta a stare nel presente e, come accennato da Annalisa, favorisce lo stato meditativo. La trama del racconto (Barbara Zippo) “Nasciamo poesia e diventiamo prosa crescendo”. Filatura, impiego di inchiostri naturali, esplorazione di canti popolari, cammino in natura favoriranno emozioni e sogni. Annotiamo in un taccuino le suggestioni che ci toccano maggiormente per condividerle e comporre dei versi. La forma poetica ci consentirà di amplificare e rinforzare la manifestazione di ciò che abbiamo dentro; infondere intento alla nostra creatività e dilatare il tempo. Inizieremo così a tessere la trama del nostro racconto. Ciascuno potrà dare voce alla lettura dell’altro, donando espressività e incisività alle parole e potremo pensare di creare un poema/racconto corale. Per chi lo chiederà, durante la permanenza, o a seguire, mi renderò disponibile ad un dialogo individuale per approfondire lo sviluppo del progetto personale. Puoi scaricare qui i dettagli dei colloqui individuali proposti da Barbara. Legare un diario intenzionale (Siriana Tanfoglio) Tessere, cantare, tingere, intrecciare versi ed infine legare. Una legatura semplice e preziosa, che racchiuda e concluda le pagine di giorni di incanto in un gesto consapevole, un diario custode di semi da portare con sé fino alla fioritura. Un amuleto intrecciato con le nostre mani, in cui condensare intenzioni e ricordi di un futuro scritto e non accaduto. Utilizzeremo materiali scelti d'istinto, che nutrano l'immagin-azione delle nostre pagine personali e collettive: scarti, ricicli, doni, creazioni. Tutto ciò che potrà, se vorremo, costruire il diario del nostro viaggio. Per informazioni ed iscrizioni scrivi a [email protected]
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Chi scrive quiAnnalisa Biancardi De Luca Battaglia. Sempre in cerca di ciò che è autentico, fra boschi, vette, valli, foreste, cuori e musei... Archivi
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