La Rete delle Case delle Streghe - L'Avventura comincia
Apriamo spazi di accoglienza per Streghe, in questo inverno del nostro scontento, perché non sono mai abbastanza
Non sono mai stata brava nelle pianificazioni a lungo termine, non ho una mente strategica, faccio fatica a definire strategie complesse (compreso il gioco della briscola), tendo ad affidarmi al segno, all’intuizione, per poi trovare il senso, accertarmi del desiderio e della volontà prima di ogni passo.
Quando ho deciso di aprire la Casa delle Streghe mi bastava pensarla piena di amiche e di risate. Ciò che poi è diventata è stato frutto di coincidenze inaspettate, volontà in cerca di manifestazioni, desideri vaganti e momenti di ispirazione. Per quanto mi possa riconoscere come merito quello di aver deciso di aprire questo spazio, molto devo ringraziare per la meraviglia che mi ha regalato e ciò che ho potuto vedere e imparare è che le montagne sono piene di luoghi magici in via di abbandono. Al di là delle zone turistiche estive o invernali ci sono migliaia di luoghi in cui i prezzi degli immobili, anche in affitto, sono bassissimi, le persone si ritrovano a dover gestire case anche grandi ereditate nel tempo e magari non immaginano nemmeno la ricchezza di storie e magia che si può trovare sotto ogni sasso, a cominciare dalla sezione locale della biblioteca comunale.
Questo mio appello quindi è per tutte le donne che hanno già o vogliono crearsi un angolo di magia in un luogo che appartiene loro per storia familiare o per elezione: riportate movimento, risate, musica, vita in quelle stanze, in quei luoghi. Diamo voce alle aree del Paese in cui più a lungo la resistenza delle Streghe ha lasciato tracce nella cultura e nei luoghi, riportiamo nei boschi passi di danze sacre. Insieme possiamo sostenerci a vicenda e creare qualcosa che sia eco di ciò che era e non è perduto.
Solo alcuni punti ti chiedo di condividere, quelli descritti qui:
https://lacasadellestreghe.weebly.com/news/politica.
C’era un tempo in cui non eri schiava.
Camminavi da sola, ridevi a gola aperta, facevi il bagno nuda.
Dici di non ricordare più niente di quel tempo,
di non avere neanche le parole per farlo,
che non può essere vero..
Ma ricordalo.
Fai uno sforzo per ricordare.
O, se proprio non ci riesci , inventalo”.
Monique Wittig
We are sisterns on a journey singing now as one
Remembering the ancient ones
The healing has begun
https://www.youtube.com/watch?v=fbHvVwth3JM
Quando ho deciso di aprire la Casa delle Streghe mi bastava pensarla piena di amiche e di risate. Ciò che poi è diventata è stato frutto di coincidenze inaspettate, volontà in cerca di manifestazioni, desideri vaganti e momenti di ispirazione. Per quanto mi possa riconoscere come merito quello di aver deciso di aprire questo spazio, molto devo ringraziare per la meraviglia che mi ha regalato e ciò che ho potuto vedere e imparare è che le montagne sono piene di luoghi magici in via di abbandono. Al di là delle zone turistiche estive o invernali ci sono migliaia di luoghi in cui i prezzi degli immobili, anche in affitto, sono bassissimi, le persone si ritrovano a dover gestire case anche grandi ereditate nel tempo e magari non immaginano nemmeno la ricchezza di storie e magia che si può trovare sotto ogni sasso, a cominciare dalla sezione locale della biblioteca comunale.
Questo mio appello quindi è per tutte le donne che hanno già o vogliono crearsi un angolo di magia in un luogo che appartiene loro per storia familiare o per elezione: riportate movimento, risate, musica, vita in quelle stanze, in quei luoghi. Diamo voce alle aree del Paese in cui più a lungo la resistenza delle Streghe ha lasciato tracce nella cultura e nei luoghi, riportiamo nei boschi passi di danze sacre. Insieme possiamo sostenerci a vicenda e creare qualcosa che sia eco di ciò che era e non è perduto.
Solo alcuni punti ti chiedo di condividere, quelli descritti qui:
https://lacasadellestreghe.weebly.com/news/politica.
C’era un tempo in cui non eri schiava.
Camminavi da sola, ridevi a gola aperta, facevi il bagno nuda.
Dici di non ricordare più niente di quel tempo,
di non avere neanche le parole per farlo,
che non può essere vero..
Ma ricordalo.
Fai uno sforzo per ricordare.
O, se proprio non ci riesci , inventalo”.
Monique Wittig
We are sisterns on a journey singing now as one
Remembering the ancient ones
The healing has begun
https://www.youtube.com/watch?v=fbHvVwth3JM