Ciao, tra una ricerca e l'altra mi sono imbattuta nella vostra pagina...
Era da un po' che sentivo l'esigenza di avere un semplice confronto con qualcuno che sicuramente ha un percorso più intenso ed avanzato del mio. Da tempo mi interesso di erbe spontanee, ho imparato a riconoscere quelle commestibili, quelle curative e quelle velenose e molto altro... ascoltandovi mi sembra di sentire una certa affinità. Avrei però bisogno di qualche indicazione perché faccio fatica a capire se la magia fa per me oppure no e spero in un piccolo aiuto che mi desse spunto dinanzi a questo bivio. Se non è troppo disturbo sarebbe bellissimo avere una vostra risposta. Grazie, Giusy Cara Giusy, l'unica norma che le streghe riconoscono è: “Fa ciò che vuoi” a cui qualcuno ad un certo punto ha aggiunto: purché tu non nuocia ad alcuno. Io preferisco riferirmi al desiderio, perché una delle interpretazioni etimologiche lo fa risalire a: de-sidera, senza stelle. Si riferirebbe alla navigazione per la quale, in mancanza di altri punti di riferimento, fare il punto con le stelle e stabilire in base ad esse la rotta, era essenziale. Ciò che davvero si vuole non è facile da scoprire perché ci hanno inculcato in testa fin da piccole che il desiderio è qualcosa da tenere a bada. Ora però possiamo iniziare a goderci la vertigine di guardarlo, trovare le parole giuste e il ritmo del suo canto nella consapevolezza che ha poco a che fare con ciò che può sembrare spontaneo, immediato, momentaneo. Al di là di ciò che è da escludere comunque in quanto criminale, è difficile se non impossibile prevedere nel dettaglio le conseguenze per noi e per gli altri di una qualunque scelta. Di fronte al nostro indistinto desiderio possiamo intanto definirlo con la maggiore precisione possibile, individuare qualche possibile variabile di disturbo e accedere al criterio mirabilmente propagandato da una grande Maestra, Maria Sonia Baldoni: ciò che ti accingi a fare è un appuntamento d'amore? Solo quelli valgono la gioia del tuo impegno, l'uso del prezioso tempo finalmente dedicato a te stessa; solo un appuntamento d'amore porterà l'entusiasmo nel tuo cuore, farà scorrere cantando il sangue nelle tue vene, porterà allegria alla terra che sosterrà i tuoi passi. Se la magia per te è o sarà questo non ci possono essere dubbi, solo qualche indicazione però mi sento di darti. La prima: ogni esercizio di potere porta con sé una responsabilità e la magia è in buona parte riprendersi il potere su di sé e il proprio desiderio mantenendo però la consapevolezza del nostro privilegio, in quanto bianche e occidentali, rispetto al consumo delle risorse del pianeta ed al lavoro di chi si trova in condizioni di non poter scegliere. La seconda: inizia fra donne. La terza: segui chi si pone come scopo esplicito principale quello di renderti autonoma, chi ti fornisce da subito strumenti per seguire la tua propria traccia, allena il tuo istinto e lo spirito critico. Quarta: mettiti in contatto con le tue alleate fra i mondi e poi vieni a raccontarcelo nel gruppo FB dedicato al podcast oppure a Napoli dal 12 al 14 giugno dove una buona delegazione di streghe, se l'augusto presidente della Regione Campania ce lo permetterà, andrà a riverire la nobile Atena. Sappi che la tua domanda ha avuto risposta anche nella settima puntata del podcast Pillole di Stregheria e quindi ti sei meritata anche il poemetto di Lucia :-) La canzone per te è A Kind of Magic dei Queen. A presto!
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Dillo alle streghe blogChi scrive quiDonne che sanno, e da tanto tempo, proprio come te Archivi
Giugno 2020
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