Care sorelle streghe chiedo a voi, in fiducia.
L'estate che arriverà mi ricorda che sono 3 anni che non ho un rapporto sessuale con un uomo. Mi son separata da mio marito (le amiche dicevano fosse quello che bloccava), tante cose son cambiate in me nel frattempo, ma appena appare un uomo che può piacermi (e lo so è facile), scompare, come inghiottito in un portale... Come quel tipo nel bosco in quarantena, noi ed i cani... E lui che anticipava il suo scendere al bosco proprio al mio orario, lui si che mi piace... Eppure scomparso ora, nel nulla, si palesa con qualche like... Tutti arrivano e scompaiono, perché secondo voi? Aspetto un vostro confronto, ne ho bisogno, Clara Cara Sorella, la magia è uno sporco lavoro ma a volte assomiglia anche ad un romanzo Harmony, pur nel suo contrappasso del mancato incontro nel bosco. Nel nostro sporco lavoro, la parte più ardua e stimolante è il mantenere la vista fissa sul proprio intento. Ti chiedo: qual è il tuo intento, cara Sorella, se già parli dell'estate che arriverà in futuro come la soglia che sancirà il non avvenuto. Ora tu sei qui e non ancora l'estate. O forse siamo così legate al un concetto di magia come sparizione di qualcosa che giustamente tu chiedi a noi il perché questi uomini spariscano come sotto il cappello del prestigiatore. Come streghe ti consiglieremmo di credere a quello che ti succede e quello che non c'è non doveva esserci. Forse tu gli hai dato una struttura e li hai identificati come uomini, ma forse senza la tua visione non lo sarebbero stati e guardati più intensamente si fanno evanescenti. Forse la magia agisce per te svelandoti il bluff. Concentrati su quello che c'è intorno a te, anche gli uomini ne fanno parte, non la più consistente ti suggerisce forse il fumo che lasciano dietro di sé. Qual è il tuo desiderio? La risposta tua sarà la magia che creerà il futuro, da qui all'estate. La risposta sarà il tuo sporco lavoro. La canzone per te è Parole di Mina Ed ecco la poesia tratta da Le Guerrigliere di Monique Wittig Dicono che le referenze a Amaterasu o a Cihuacoatl non usano più. Dicono che non hanno bisogno di simboli o miti. Dicono che il tempo in cui sono partite da zero sta per affacciarsi alle loro memorie. Dicono che possono appena riferirvisi. Quando ripetono, è necessario che questo ordine sia rotto, dicono che non sanno di che ordine si tratti. In risposta a questa domanda c'è anche il poemetto di Lucia che trovi in questa puntata del podcast Pillole di Stregheria.
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Dillo alle streghe blogChi scrive quiDonne che sanno, e da tanto tempo, proprio come te Archivi
Giugno 2020
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