Il podcast, la newsletter e tutto il resto
Pensavo che questo terzo passaggio sarebbe stato facile, in fondo, che sarà, parlare di una newsletter e un podcast, eppure ormai la newsletter viene pubblicata ogni Plenilunio (o giù di lì) da tre anni, il podcast ha quasi due anni e nel tempo vi hanno trovato spazio e respiro le parole ed emozioni che mi (e ci) hanno accompagnata in questi tempi di merda. Mi colpisce nel rileggere e, soprattutto, riascoltare, puntate pubblicate mesi fa, scoprire nel racconto, e magari nell’intonazione della voce, sfumature che mi permettono di percepire in modo più complesso stati d’animo, idee e anche prese di posizione che mi sembravano assolute e preminenti allora e che ora sono parte di un insieme sempre più sfaccettato. Questi strumenti, i riscontri, approfondimenti, discussioni da cui fiorisce e in cui mi ri-immergo dopo ogni uscita, sono ciò che permette a La Casa delle Streghe di essere qualcosa di più di una casa di granito incastonata fra le Alpi (come se non bastasse…). Il fitto intreccio di relazioni fra donne che guarda alla Casa come un luogo di vita, studio ed esperienza non solo fisico ma anche, e forse soprattutto, emotivo e identitario, è il terreno in cui mese dopo mese germogliano (o fioriscono), i racconti, gli approfondimenti e anche i nervosismi o gli entusiasmi che nello stesso tempo ci tengono insieme e ci permettono di andare “là fuori” consapevoli che esiste un porto sicuro quando ci troviamo nella tempesta. Ciò che è più bello è che quel porto sicuro non sono io che la newsletter la scrivo o che metto la mia voce nel podcast, non è nessuna in particolare, ma è un modo di stare e, soprattutto, l’avere esperienza che quel modo di stare esiste e si potrà ritrovare, volendo.
E’ per questo che la newsletter, per ora, continuo a scriverla io, ma nel podcast sono sempre stati mantenuti elementi corali, partecipazioni più o meno stabili o estemporanee (le diverse rubriche all’inizio, le interviste, le recensioni e le presentazioni di libri) che permettessero di dare spazio a tutte le voci che avevano voglia di starci, senza la necessità di titoli o certificazioni o anche solo l’adesione a qualche punto di principio diverso dal volersi sentire né matta né sola.
In questo senso è stata bellissima l’esperienza del collage di sciacquoni che ha accompagnato la scorsa primavera e la nuova collaborazione con Il Luogo fra i Mondi e Alessandra Pi che vuole dare la possibilità di partecipazione al podcast a tutte le donne che, dopo l’ascolto dei loro racconti, vogliono condividere il loro sentire in modo da creare insieme, di nuovo, in ogni luogo dove sia necessario, quello spazio sicuro che fa sentire alle donne di non essere sbagliate, di avere mondi complessi e mutevoli dentro di sé, di poterlo testimoniare perché altre possano trovare respiro e fioritura.
E comunque, alla fine, la newsletter è servita e serve soprattutto per darci appuntamenti e vederci e per sapere che esiste uno spazio e un tempo in cui è possibile andare alla Casa, anche se magari non lo si farà mai, come è possibile dare corpo e materia al proprio desiderio, ovunque lo si voglia.
La parola giusta, ecco, forse è di nuovo testimonianza. La newsletter, il podcast, il mio pellegrinare col camper (e non solo) su e giù per l’Italia vuole essere forse soprattutto questo, testimonianza che si può essere donne e streghe, in mezzo ad un concerto rock come nel proprio giornaliero sopravvivere e che, per quanto complicato, è una vera figata.
E’ per questo che la newsletter, per ora, continuo a scriverla io, ma nel podcast sono sempre stati mantenuti elementi corali, partecipazioni più o meno stabili o estemporanee (le diverse rubriche all’inizio, le interviste, le recensioni e le presentazioni di libri) che permettessero di dare spazio a tutte le voci che avevano voglia di starci, senza la necessità di titoli o certificazioni o anche solo l’adesione a qualche punto di principio diverso dal volersi sentire né matta né sola.
In questo senso è stata bellissima l’esperienza del collage di sciacquoni che ha accompagnato la scorsa primavera e la nuova collaborazione con Il Luogo fra i Mondi e Alessandra Pi che vuole dare la possibilità di partecipazione al podcast a tutte le donne che, dopo l’ascolto dei loro racconti, vogliono condividere il loro sentire in modo da creare insieme, di nuovo, in ogni luogo dove sia necessario, quello spazio sicuro che fa sentire alle donne di non essere sbagliate, di avere mondi complessi e mutevoli dentro di sé, di poterlo testimoniare perché altre possano trovare respiro e fioritura.
E comunque, alla fine, la newsletter è servita e serve soprattutto per darci appuntamenti e vederci e per sapere che esiste uno spazio e un tempo in cui è possibile andare alla Casa, anche se magari non lo si farà mai, come è possibile dare corpo e materia al proprio desiderio, ovunque lo si voglia.
La parola giusta, ecco, forse è di nuovo testimonianza. La newsletter, il podcast, il mio pellegrinare col camper (e non solo) su e giù per l’Italia vuole essere forse soprattutto questo, testimonianza che si può essere donne e streghe, in mezzo ad un concerto rock come nel proprio giornaliero sopravvivere e che, per quanto complicato, è una vera figata.