Di ghianda in ghianda
Pare che nel tempo della persecuzione, il tempo dei roghi come lo chiamano Starhawk e Donna Read nel titolo del film che ne parla, per riconoscersi come sorelle e alleate, le donne usassero scambiarsi una ghianda: se una donna ti offriva una ghianda voleva dire che stava cercando una sorella che la aiutasse nel fuggire o nascondersi oppure che stava offrendo aiuto a chi poteva essere in pericolo.
Nessuna di loro si sarebbe fatta chiamare o avrebbe chiamato altre donne strega, quella parola era marchio d'infamia, era un nome imposto per cancellare una lunga tradizione di herbane, guaritrici, sciamane, sacerdotesse della Dea o anche solo credenti e devote nell'antica religione. Nel vuoto creato dalle migliaia di roghi di donne che la storia ha sepolto nella cenere, la storia raccontata dagli uomini, poco più di quella parola ci è rimasta oltre ai resoconti, scritti dai torturatori, degli interrogatori.
Come molte altre mi sono chiesta a lungo se adottare quella parola o crearne altre nuove, cercarne altre che rimandassero ad altri immaginari. Ho scelto poi di "indossarla" con orgoglio per rivendicare che io, davvero, sono una di loro, di quelle donne, anziane, bambine, uccise per fare spazio ad un potere che non ammetteva voci contrastanti, che odiava ciò che non poteva controllare.
L'incantesima di questa lunazione, dedicata a Lilith, ti invita a goderti il tuo essere strega, a masticare questa parola, a dirla a voce alta, ma anche sussurrarla o comunque a pronunciarla nel modo che senti più adatto a te, che tu sia da sola, con un'amica, con tua figlia o in mezzo ad una strada piena di gente. Senti come reagisce il tuo corpo, come cambia il tuo sguardo, il respiro, il tuo modo di muoverti, di incedere.
Una delle citazioni che preferisco del libro Jailbreaking the Goddess di Lasara Firefox Allen a cui ho dedicato la puntata del podcast che uscirà venerdì 16 ottobre 2020 è: "C'è potere nelle parole. Se c'è una cosa che come operatrici di magia dobbiamo credere, è questa".
E poi, magari, la prossima volta che vai nel bosco (perché ci vai spesso, VERO?) raccogli qualche bella ghianda, che ora è il loro tempo, e quando vedi una tua amica che sai essere strega, passagliela come se le stessi consegnando una bomba a mano e dille sorridendo: "ciao strega". A volte per riconoscerci dobbiamo specchiarci negli occhi delle altre.
Buon lavoro!