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16/8/2022 0 Comments

Scuola estiva di lavorazione delle lane locali - 2022

Foto
E di nuovo non me l'aspettavo. Non credevo che per la terza volta avremmo potuto accogliere tutte le donne che desideravano fare la scuola, non credevo che sarebbero state proprio del numero giusto che avevamo stabilito e non credevo che tutto avrebbe funzionato, soprattutto gli aspetti logistici, che poi sono la maggior parte di quelli di cui mi occupo io, tipo i posti letto, arrivi, partenze e trasporti, materiali, costi e tutto ciò che è necessario per passare dieci giorni in Abruzzo fra lana, fili, colori, telai e feltro.
Mai poi avrei immaginato che la cucitura "stile materasso" mi avrebbe riempito di gioia ed entusiasmo, ma partiamo dall'inizio.
Negli anni abbiamo cercato di organizzare il tempo in modo che tutte possano avere esperienza con le proprie mani del passaggio dalla fibra al filo (magari anche colorato) al tessuto. Non è facile in così pochi giorni, soprattutto se vuoi anche lasciare spazio di respiro, chiacchiera e conoscenza del territorio. Ce l'abbiamo fatta e miglioreremo ancora e questo è già una gran festa.
Foto
Parlando e sperimentando cernita e lavaggio di lana nera di pecora Zwartbles
Dopo le presentazioni, la descrizione del contenuto del kit e la sistemazione nelle stanze si inizia con le indicazioni per la cernita e il lavaggio della lana.
La questione del lavaggio è una delle più critiche non solo per chi voglia lavorare la lana in casa ma anche per chi voglia recuperare piccole partite di lana e togliere così ai pastori il peso e i costi dello smaltimento.
Gli ultimi impianti disponibili a lavare la lana hanno chiuso uno dopo l'altro ed al momento è rimasto solo Lanatura Filati. La questione della cernita è centrale per ottenere una fibra di qualità e anche le modalità di lavaggio sono importanti per ottenere un materiale che possa essere lavorato anche solo meccanicamente.
 L'organizzazione della scuola prevede che le allieve siano divise in due gruppi: quello delle principianti, che comprende chi non ha mai avuto nessuna esperienza di lavorazione della lana, e quello di chi ha avuto almeno un'esperienza di filatura, tintura, tessitura o feltro. Questo permette, oltre a ridurre la dimensione dei gruppi di lavoro, di costruire occasioni di approfondimento ma anche di ripasso più adeguate alle effettive competenze delle partecipanti. Riguardo alla filatura a mano col fuso e la ruota però i due gruppi hanno lavorato insieme perché l'approfondimento sul lavoro con il fuso permette di migliorare sensibilmente consapevolezza e pratica anche nell'uso della ruota. Il kit che è stato consegnato ad ogni allieva permetteva loro di prendere confidenza con diversi tipi di lane locali ed era abbastanza abbondante da fornire materiale per poter seguire i corsi e poi praticare diverse possibilità in ogni ambito di studio.
La filatura a mano è complessa perché richiede un coordinamento fra lo sguardo, le mani, il movimento del fuso e la conoscenza della fibra che può mettere in difficoltà e anche far perdere la pazienza o anche solo la speranza.
Le nove ore dedicate nei primi tre moduli della scuola estiva si impara a filare e a binare con il fuso ma il tempo spesso non è sufficiente per acquisire una tranquilla padronanza nell'uso della ruota. Nei giorni successivi però tutti i materiali e gli strumenti sono rimasti a disposizione delle allieve che fra la pratica singola e le ripetizioni di Claudia Comar sono riuscite a creare filati da utilizzare nelle giornate dedicate alla tintura e alla tessitura.
Imparando a filare e a binare con il fuso
La presenza di Claudia è molto preziosa sia perché porta alla scuola la propria conoscenza professionale nell'uso delle lane a filiera tracciabile nella maglieria artigianale, sia perché ha una conoscenza unica di tutte le persone e le esperienze che negli ultimi vent'anni hanno ripreso la lavorazione delle lane di pecore allevate in Italia. Grazie a lei, fra l'altro, abbiamo avuto la fortuna di ascoltare la testimonianza di Cristoforo Carrino riguardo alla lana delle pecore di razza Gentile di Puglia oltre ad approfondire la conoscenza del progetto Aquilana di Valeria Gallese e tutte le altre realtà che in Abruzzo, e non solo, lavorano in questo ambito. E comunque è un'ottima insegnante di ripetizione e anche questo non guasta, soprattutto per la filatura.
Un'altra meraviglia della scuola è il modulo dedicato alla cucitura del materasso che di nuovo è stato guidato da Assunta Perilli. Si parte da una normalissima federa che imbottita di lana, cucita ai lati e dalla parte aperta permette di sperimentare il tipo di trapuntatura tradizionale del materasso e ottenere un oggetto comunque molto bello. L'aspetto più interessante, però, è l'utilizzo di una abbondante quantità di lana di qualità non adatta ad essere indossata e che non necessita di lavorazioni complesse dopo il lavaggio e l'apertura del fiocco. Quest'anno fra l'altro avevamo a disposizione anche uno "scardasso" o "lupa" o "cardatrice" che ha permesso alle allieve di ritrovare un movimento ed un'esperienza sepolta nella memoria di molte.
Gli approfondimenti su tintura e feltro li lascio a Laura Dell'Erba e Cristiana Di Nardo, ma voglio ricordare il piacere di ritrovarsi con Claudia, Eva Basile, Laura, Cristiana e le allieve degli anni precedenti che tornano per l'intero corso o per qualche giorno, di mantenere la porta aperta a chi vive nel territorio e magari non ha avuto la possibilità di iscriversi o di partecipare a tutta la scuola, di tornare a fare due chiacchiere al museo dello zafferano di Navelli o dagli altri produttori della zona, di visitare altri paesi per i quali l'allevamento delle pecore è stato matrice di cultura e identità, di partecipare alla festa della transumanza il 5 agosto a Campo Imperatore, oltre al cibo strepitoso che tutti i giorni ci ha preparato La Roulotta anche grazie a ciò che veniva dagli orti delle donne della zona. In tutto ciò tutte hanno il tempo di fare esperimenti, di approfondire conoscenza e pratica, di fare passeggiate, di rilassarsi, di regalarci un aperitivo nel chiostro o un concerto la sera in piazza.
Ci rivediamo l'anno prossimo, sempre all'Ostello sul tratturo di Navelli (AQ) e sempre dal 28 luglio al 6 agosto.
​Nel frattempo teniamoci strette e non perdiamoci di vista.
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    Annalisa Biancardi De Luca Battaglia. Sempre in cerca di ciò che è autentico, fra boschi, vette, valli, foreste e musei...

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