La scala delle streghe

C'è un libro che nessuna strega che voglia definirsi tale può permettersi di non aver letto ed è Le Nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley... no, avere visto il film non vale ma aver ascoltato Michela Murgia che ne parla invece aiuta e si può fare sia leggendo L'inferno è una buona memoria, sia ascoltando quella che credo sia la prima volta che ne parlò al festival della letteratura di Mantova. Sì, però alla fine il libro bisogna averlo letto perché è un libro che parla di magia e di potere, in cui le donne hanno un nome e parlano fra loro oltre ad essere descritta un'opera magica straordinaria: la tessitura del fodero di Excalibur in cui Morgana ricama in-cantesimi.
E' appena terminata la scuola estiva di lavorazione di lane locali organizzata dalla Casa insieme al Coordinamento Tessitori Italiani e al Museo della Riserva delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo e ho potuto toccare con mano quello che già mi aveva raccontato Anna Bassi, artista tessile: la tessitura a partire dal filo e dall'annodare è un continuo rincorrersi di spirali che richiamano ad ogni passo la spirale che è antico simbolo e metafora del muoversi ciclico universale. Come non ripensare a Morgana...
La creazione della scala con il filo che la percorre e i nodi che ne la tengono insieme e permettono l'andare e lo stare dell'incantesima si inserisce perfettamente in questo tempo che, almeno per me, è tutto dedicato ad Atena e ad Aracne.
Il primo passo è sempre l'intento che deve essere ben chiaro, definito ed esplicito nei modi che abbiamo descritto in occasione delle altre incantesime (in particolare il filtro d'amore), poi bisogna trovare i rametti, nove, e possibilmente di nove essenze diverse e secchi, che siano caduti autonomamente, non tagliati, quindi un po' bisogna camminare, che fa sempre bene alla magia, e chiedersi (o chiedergli) cosa ogni albero può fare per sostenere il nostro desiderio (quindi già saperli riconoscere e chiamare per nome è il minimo...) Ok, a breve un corso di riconoscimento degli alberi...
A questo punto vanno annodati partendo da un nodo e finendo con nove accompagnando il lavoro con questa formula magica:
Col primo nodo annodato: l’avvio al mistero è cominciato
Col secondo nodo annodato: sol quel che è vero è radicato
Col terzo annodato: il tempo futuro è già sognato
Col quarto nodo annodato: questo potere è già immagazzinato
Col quinto nodo annodato: il mio desiderio è già qui innescato
Col sesto nodo annodato: l’incantesimo è già perfezionato
Col settimo nodo annodato: il futuro è già lievitato
Coll’ottavo nodo annodato: il mio volere è creato
Col nono nodo annodato mio è tutto il conseguito.
Buon lavoro!
Grazie a Lucia Matassoni per il testo della formula magica e la foto :-)
E' appena terminata la scuola estiva di lavorazione di lane locali organizzata dalla Casa insieme al Coordinamento Tessitori Italiani e al Museo della Riserva delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo e ho potuto toccare con mano quello che già mi aveva raccontato Anna Bassi, artista tessile: la tessitura a partire dal filo e dall'annodare è un continuo rincorrersi di spirali che richiamano ad ogni passo la spirale che è antico simbolo e metafora del muoversi ciclico universale. Come non ripensare a Morgana...
La creazione della scala con il filo che la percorre e i nodi che ne la tengono insieme e permettono l'andare e lo stare dell'incantesima si inserisce perfettamente in questo tempo che, almeno per me, è tutto dedicato ad Atena e ad Aracne.
Il primo passo è sempre l'intento che deve essere ben chiaro, definito ed esplicito nei modi che abbiamo descritto in occasione delle altre incantesime (in particolare il filtro d'amore), poi bisogna trovare i rametti, nove, e possibilmente di nove essenze diverse e secchi, che siano caduti autonomamente, non tagliati, quindi un po' bisogna camminare, che fa sempre bene alla magia, e chiedersi (o chiedergli) cosa ogni albero può fare per sostenere il nostro desiderio (quindi già saperli riconoscere e chiamare per nome è il minimo...) Ok, a breve un corso di riconoscimento degli alberi...
A questo punto vanno annodati partendo da un nodo e finendo con nove accompagnando il lavoro con questa formula magica:
Col primo nodo annodato: l’avvio al mistero è cominciato
Col secondo nodo annodato: sol quel che è vero è radicato
Col terzo annodato: il tempo futuro è già sognato
Col quarto nodo annodato: questo potere è già immagazzinato
Col quinto nodo annodato: il mio desiderio è già qui innescato
Col sesto nodo annodato: l’incantesimo è già perfezionato
Col settimo nodo annodato: il futuro è già lievitato
Coll’ottavo nodo annodato: il mio volere è creato
Col nono nodo annodato mio è tutto il conseguito.
Buon lavoro!
Grazie a Lucia Matassoni per il testo della formula magica e la foto :-)