In viaggio con le Ninfe
E’ un po’ che non pubblico nuovi incantesimi, principalmente perché sono stata molto impegnata nella realizzazione di una ENORME magia, il podcast di stregheria femminista della Casa delle Streghe oltre a due corsi di stregheria on line che hanno attraversato la quarantena e si avviano a concludersi.
Nel frattempo tante donne si sono iscritte alla newsletter è mi è dispiaciuto che non ci fosse anche per loro il bonus di un incantesimo in esclusiva e così ne condivido uno che è perfetto per questi giorni. Viene suggerito da Luisa Francia nel suo libro Tredici lune che è uno dei libri di magia più belli che conosco, tanto che insieme a di Starhawk è stato eletto libro di testo del corso di stregheria on line. Naturalmente l’ho un po’ modificato ma sonon certa che Luisa approverebbe. La magia trova la propria forza essenziale nell’unità con il creato, nell’essere connesse nel flusso di tutto ciò che ci si muove intorno. Se consideriamo l’autunno il tempo della semina, quello in cui si immaginano le nostre nuove creazioni e si scelgono e mettono a dimora i semi, l’inizio dell’estate è il tempo in cui già i frutti li vediamo ma ancora non sono pronti ad essere raccolti. E’ il tempo in cui si comincia a scartare ciò su cui non vogliamo più mettere energie, in cui proteggiamo le nostre nuove creature e chiediamo alla Dea di accompagnare noi e loro verso il compimento e la raccolta. Quindi prendi un bel foglio bianco non sottilissimo formato A4 e scrivici sopra le creazioni di cui sei orgogliosa di riconoscerti artefice che stanno arrivando a maturazione in questi mesi. Piega il foglio a formare una barchetta, se non ti ricordi più come si fa trovati una dodicenne che te lo spieghi o alla peggio un tutorial on line e comincia a pensare a come impegnarti perché le essenziali competenze dell’infanzia che ti sono rimaste non vadano perdute (o siano recuperate pienamente). Scegli e raccogli qualche foglia di una pianta che sai o senti che possa esserti alleata in questa magia e mettila nella barchetta insieme ad una candelina tealight. Trova un luogo in natura in cui ci sia un torrente le cui acque siano almeno in un punto abbastanza lente da muovere la barchetta senza trascinarla via e falla navigare un po’ con la candela accesa. Prenditi uno spazio di radicamento/connessione/ascolto/preghiera per il tempo che riterrai necessario. Una volta tornata allo stato di coscienza ordinario recupera la candela e lascia la barchetta con il suo contenuto lasciandola alle Ninfe che sempre accompagnano chi si affida alle Acque. |