Filtro d'amore della Casa delle Streghe
Riporto anche qui le importanti avvertenze che forse hai già letto ma è bene che rileggi prima di procedere :-)
1) non si tratta di qualcosa che farà innamorare di te qualcun altr* ma potrà, se fatto con tutte le accortezze, far risuonare il tuo cuore sulla frequenza di Afrodite: colei che unisce e trasforma nell’attimo decisivo in quanto tale, l’immensità in cui perdersi, l’assoluto senza ritorno, l’oscurità divorante, il gorgo che urla la necessità di essere riempito, la proliferazione incontrollata, l’entusiasmo che consuma, l’azione senza scopo e ragione, la bellezza che travolge, la libertà incosciente, la risata irrefrenabile, la stella irraggiungibile, la corsa senza fiato, il pianto inconsolabile, la perdita di sé e di senso. Pensaci… Gli effetti sono naturalmente imprevedibili, soprattutto se l’assunzione è accompagnata da bevande alla mente e profumi di mirra. E’ quindi importante prima anche solo di reperire gli ingredienti, interrogarsi sulla consapevolezza, consistenza e sostenibilità del proprio desiderio;
2) non per insistere ma rifletti sull’etimologia della parola desiderio: de-sidera, senza stelle. Ci si riferisce, pare, alla navigazione in alto mare per la quale, in mancanza di altri punti di riferimento, fare il punto con le stelle e stabilire in base ad esse la rotta, era essenziale. Il desiderio porta fuori dal sentiero tracciato, fa navigare senza stelle in luoghi sconosciuti e senza punti di riferimento.
Comunque declino ogni responsabilità, assunzione a proprio rischio e pericolo dopo aver seguito con precisione le seguenti istruzioni.
1) scrivere almeno sette desideri d’amore/erotismo/sessualità/ trasformazione alchemica seguendo strettamente queste regole:
1. ogni desiderio inizia con ‘io voglio’;
2. nel testo non deve comparire la parola ‘non’;
3. non chiedere denaro;
4. usa al massimo 13 parole;
5. non fare paragoni;
6. chiedi per te e non per altru:
7. non chiedere una relazione con una persona specifica;
8. evita desideri generici e non verificabili;
9. non usare vezzeggiativi o diminutivi, potresti essere accontentata.
2) reperire gli ingredienti in natura (almeno il più possibile), eccoli: uva fragola, mele cotogne, bacche di biancospino, zucchero;
3) leggere le indicazioni sulla corretta preparazione delle conserve da parte del Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_3_1_1.jsp?menu=dossier&p=dadossier&id=40
4) nello stesso foglio dei desideri scrivere il senso che avrà ogni ingrediente nella pozione (es. la mela per la visione, l’uva fragola per lo spirito critico, il biancospino per l’apertura del cuore, lo zucchero perché non fermenti…);
5) ignorare assolutamente le misure/dosi, è tutto “quanto basta”, fidati del tuo istinto, tu sai;
6) far cuocere le bacche di biancospino con poco zucchero e un minimo d’acqua per una mezz’ora, finché non senti il profumo del bosco. Nel frattempo fai cuocere anche gli acini di uva fragola per una mezz’ora dopodiché passa entrambi in un passaverdure in modo da eliminare i semi. Il succo dell’uva facilita il passaggio della polpa delle bacche;
7) fai a pezzettoni le mele e metti tutto a cuocere insieme a fuoco lento. Se dopo un’oretta le mele saranno ancora intere passa tutto con il frullatore ad immersione e lascia cuocere mescolando spesso finché non avrà la consistenza di una marmellata;
8) invasetta e sterilizza (vedi punto 3).
Mi raccomando di mantenere l’attenzione su desideri e senso degli ingredienti durante ogni passaggio, rileggi a voce alta i desideri ogni volta che rimescoli in cottura.
Consumare dopo almeno tre settimane e... con cautela.
1) non si tratta di qualcosa che farà innamorare di te qualcun altr* ma potrà, se fatto con tutte le accortezze, far risuonare il tuo cuore sulla frequenza di Afrodite: colei che unisce e trasforma nell’attimo decisivo in quanto tale, l’immensità in cui perdersi, l’assoluto senza ritorno, l’oscurità divorante, il gorgo che urla la necessità di essere riempito, la proliferazione incontrollata, l’entusiasmo che consuma, l’azione senza scopo e ragione, la bellezza che travolge, la libertà incosciente, la risata irrefrenabile, la stella irraggiungibile, la corsa senza fiato, il pianto inconsolabile, la perdita di sé e di senso. Pensaci… Gli effetti sono naturalmente imprevedibili, soprattutto se l’assunzione è accompagnata da bevande alla mente e profumi di mirra. E’ quindi importante prima anche solo di reperire gli ingredienti, interrogarsi sulla consapevolezza, consistenza e sostenibilità del proprio desiderio;
2) non per insistere ma rifletti sull’etimologia della parola desiderio: de-sidera, senza stelle. Ci si riferisce, pare, alla navigazione in alto mare per la quale, in mancanza di altri punti di riferimento, fare il punto con le stelle e stabilire in base ad esse la rotta, era essenziale. Il desiderio porta fuori dal sentiero tracciato, fa navigare senza stelle in luoghi sconosciuti e senza punti di riferimento.
Comunque declino ogni responsabilità, assunzione a proprio rischio e pericolo dopo aver seguito con precisione le seguenti istruzioni.
1) scrivere almeno sette desideri d’amore/erotismo/sessualità/ trasformazione alchemica seguendo strettamente queste regole:
1. ogni desiderio inizia con ‘io voglio’;
2. nel testo non deve comparire la parola ‘non’;
3. non chiedere denaro;
4. usa al massimo 13 parole;
5. non fare paragoni;
6. chiedi per te e non per altru:
7. non chiedere una relazione con una persona specifica;
8. evita desideri generici e non verificabili;
9. non usare vezzeggiativi o diminutivi, potresti essere accontentata.
2) reperire gli ingredienti in natura (almeno il più possibile), eccoli: uva fragola, mele cotogne, bacche di biancospino, zucchero;
3) leggere le indicazioni sulla corretta preparazione delle conserve da parte del Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_3_1_1.jsp?menu=dossier&p=dadossier&id=40
4) nello stesso foglio dei desideri scrivere il senso che avrà ogni ingrediente nella pozione (es. la mela per la visione, l’uva fragola per lo spirito critico, il biancospino per l’apertura del cuore, lo zucchero perché non fermenti…);
5) ignorare assolutamente le misure/dosi, è tutto “quanto basta”, fidati del tuo istinto, tu sai;
6) far cuocere le bacche di biancospino con poco zucchero e un minimo d’acqua per una mezz’ora, finché non senti il profumo del bosco. Nel frattempo fai cuocere anche gli acini di uva fragola per una mezz’ora dopodiché passa entrambi in un passaverdure in modo da eliminare i semi. Il succo dell’uva facilita il passaggio della polpa delle bacche;
7) fai a pezzettoni le mele e metti tutto a cuocere insieme a fuoco lento. Se dopo un’oretta le mele saranno ancora intere passa tutto con il frullatore ad immersione e lascia cuocere mescolando spesso finché non avrà la consistenza di una marmellata;
8) invasetta e sterilizza (vedi punto 3).
Mi raccomando di mantenere l’attenzione su desideri e senso degli ingredienti durante ogni passaggio, rileggi a voce alta i desideri ogni volta che rimescoli in cottura.
Consumare dopo almeno tre settimane e... con cautela.