Ci sono anch'io!
Lo sappiamo che tante, come noi, durante il periodo del distanziamento hanno sentito fortemente il bisogno di qualcosa che magari non riuscivano e non riescono a nominare ma che ha trovato corpo in telefonate, chat di gruppo su messenger, collegamenti zoom, cerchi clandestini, incontro ai confini fra le regioni, nei boschi, sui fiumi, in coda al supermercato... Sappiamo anche che, come noi, a questi incontri eravate solo donne perché ognuna sapeva che solo negli occhi e nelle mani di altre donne poteva trovare ciò che cercava. Sappiamo che su questa base si sono creati o approfonditi legami, conoscenze, consapevolezze che prima non si potevano nemmeno immaginare e che hanno fatto la differenza.
Abbiamo scoperto chiacchierando, che siamo molte ma molte di più di quello che credevamo.
Abbiamo pensato a tutte le donne le cui domande sono rimaste senza risposta e all'importanza di far sapere a tutte che si può fare, che anche questo è un modo e che anzi, forse, è IL modo principale per le donne di creare e di stare in spazi di autenticità e connessione.
Da qui nasce il desiderio di avere notizie, dare un segnale, sapere quanti gruppi o cerchi di Donne ci sono in giro per l'Italia e che meraviglia hanno da raccontare.
Dai, racconta, non lo diremo a nessuno, o meglio, pubblicheremo i racconti anonimamente (a meno che tu non preferisca diversamente) e descriveremo le esperienze tutte insieme in modo che possano essere di ispirazione e conforto. Se però il cerchio continua ad incontrarsi e vuole accogliere altre donne lasciaci anche qualche riferimento.
Siamo curiose, ci siamo chieste, quante siamo?
L’idea parte da diversi gruppi di Donne in Sorellanza che si sono ritrovati in questo periodo particolare, perché qualcosa ci diceva che quella era la cosa giusta da fare.
Siamo tutte parte anche di altri cerchi, in diverse città e con differenti attività, ma questa fase questo periodo storico particolare che tutte stiamo vivendo, ci ha fatto porre delle domande:
Cosa fanno? Come si sostengono le donne nei momenti di difficoltà?
Quante si sono sedute in cerchio (virtuale o in rete) in contemporanea con noi?
I gruppi ora sono in stand-by o continuano a tenere relazioni?
Che tematiche sono emerse in questa fase? Quali sono i bisogni più forti?
Sostegno, meditazione, informazione, azione, o bisogno di silenzio di ritiro e introspezione?
Semplicemente così, per sapere quante e dove siamo e magari un domani creare un modo per fare rete, per essere ancora più forti e contribuire al nuovo mondo che tutte stiamo sognando e che forse attraverso questo caos, si sta per manifestare.
Senza obblighi, solo per conoscenza. Solo se ti va, puoi risponderci e dirci chi siete e cosa fate.
Oltre alle associazioni e organizzazioni che si trovano in rete: siti, pagine fb, blog ecc, sappiamo che ci sono molti Cerchi in Italia, che magari neanche si definiscono tali, sono gruppi di donne che si trovano, perché in realtà la forma naturale del femminile, delle donne, è quella di stare unite, di trovarsi, di ascoltarsi e sostenersi e così senza troppe riflessioni o pensieri, danno vita a cerchi grandi o piccoli che siano, sempre cerchi sono! In questo periodo sospeso però c'è qualcosa di più che è successo e che ha reso questo tempo prezioso e vorremmo trovare il modo di raccontarcelo.
Come mandarci il tuo racconto?
Puoi scriverci via mail a [email protected] oppure mandarci un messaggio whatsapp al numero 3668163521 oppure riempire questo breve modulo con alcune informazioni essenziali.
Di seguito pubblichiamo alcune delle prime storie che abbiamo raccolto, buona lettura :-)
Katja Daniela Sabrina Andy Sandra Claudia Annalisa Marta
Abbiamo scoperto chiacchierando, che siamo molte ma molte di più di quello che credevamo.
Abbiamo pensato a tutte le donne le cui domande sono rimaste senza risposta e all'importanza di far sapere a tutte che si può fare, che anche questo è un modo e che anzi, forse, è IL modo principale per le donne di creare e di stare in spazi di autenticità e connessione.
Da qui nasce il desiderio di avere notizie, dare un segnale, sapere quanti gruppi o cerchi di Donne ci sono in giro per l'Italia e che meraviglia hanno da raccontare.
Dai, racconta, non lo diremo a nessuno, o meglio, pubblicheremo i racconti anonimamente (a meno che tu non preferisca diversamente) e descriveremo le esperienze tutte insieme in modo che possano essere di ispirazione e conforto. Se però il cerchio continua ad incontrarsi e vuole accogliere altre donne lasciaci anche qualche riferimento.
Siamo curiose, ci siamo chieste, quante siamo?
L’idea parte da diversi gruppi di Donne in Sorellanza che si sono ritrovati in questo periodo particolare, perché qualcosa ci diceva che quella era la cosa giusta da fare.
Siamo tutte parte anche di altri cerchi, in diverse città e con differenti attività, ma questa fase questo periodo storico particolare che tutte stiamo vivendo, ci ha fatto porre delle domande:
Cosa fanno? Come si sostengono le donne nei momenti di difficoltà?
Quante si sono sedute in cerchio (virtuale o in rete) in contemporanea con noi?
I gruppi ora sono in stand-by o continuano a tenere relazioni?
Che tematiche sono emerse in questa fase? Quali sono i bisogni più forti?
Sostegno, meditazione, informazione, azione, o bisogno di silenzio di ritiro e introspezione?
Semplicemente così, per sapere quante e dove siamo e magari un domani creare un modo per fare rete, per essere ancora più forti e contribuire al nuovo mondo che tutte stiamo sognando e che forse attraverso questo caos, si sta per manifestare.
Senza obblighi, solo per conoscenza. Solo se ti va, puoi risponderci e dirci chi siete e cosa fate.
Oltre alle associazioni e organizzazioni che si trovano in rete: siti, pagine fb, blog ecc, sappiamo che ci sono molti Cerchi in Italia, che magari neanche si definiscono tali, sono gruppi di donne che si trovano, perché in realtà la forma naturale del femminile, delle donne, è quella di stare unite, di trovarsi, di ascoltarsi e sostenersi e così senza troppe riflessioni o pensieri, danno vita a cerchi grandi o piccoli che siano, sempre cerchi sono! In questo periodo sospeso però c'è qualcosa di più che è successo e che ha reso questo tempo prezioso e vorremmo trovare il modo di raccontarcelo.
Come mandarci il tuo racconto?
Puoi scriverci via mail a [email protected] oppure mandarci un messaggio whatsapp al numero 3668163521 oppure riempire questo breve modulo con alcune informazioni essenziali.
Di seguito pubblichiamo alcune delle prime storie che abbiamo raccolto, buona lettura :-)
Katja Daniela Sabrina Andy Sandra Claudia Annalisa Marta
Maggio 2020 - Racconto sardo
Mi sono trasferita in questa magica terra da pochi mesi, precisamente da ottobre dello scorso anno. Vivo in campagna, nella Gallura con il mio compagno. Un paradiso, veramente un pezzo di terra dove la natura esplosiva ti ricarica e nutre abbondantemente. Quando è iniziato questo periodo di chiusura, mi sono davvero sentita benedetta dalla vita. Cosa potevo voler di più, in un momento così difficile, io potevo stare tutto il giorno all’aria aperta, con le mani nella terra, dedicandomi all’orto al giardino al campo di cactus e ai miei animali. Lontana dal centro abitato vari chilometri, potevo estraniarmi dalla situazione pesante che tutti stavamo vivendo. Ogni giorno ho benedetto e ringraziato di essere qui. Dopo due mesi però, sentivo una profonda mancanza. Continua a leggere nella pagina dei racconti |
Aprile 2020 - La coda più bella del mondo
Sapevo già di essere afflitta da una grave dipendenza dal cerchio di donne ma non immaginavo che la cosa potesse coinvolgere anche le donne che ne fanno parte prese una per una. Il fatto di non poter allontanarmi da casa non mi ha messo in crisi più di tanto, vivo in mezzo ad un bosco, ho potuto lavorare da casa, ho guadagnato un sacco di tempo che solitamente passo in viaggio per andare e tornare dal lavoro. La sera non ero sfinita come di solito e quindi ho guardato film, letto libri, inventato storie ed organizzato e partecipato ad un sacco di gruppi su Zoom e simili; tutti con sole donne, ovviamente. Però qualcuna avevo bisogno di vederla dal vero, era più forte di me e allora il giorno del mio compleanno ho finito per andare "casualmente" a fare la spesa allo stesso supermercato ed alla stessa ora di una cara amica. Continua a leggere nella pagina dei racconti |
La consapevolezza del limite
Io e la mia amica Tereza abbiamo immaginato per mesi modi pratici e anche un po' magici per lavorare sui confini. A ripensarci adesso credo che io e la mia amica Tereza faremmo bene a dedicarci all'uncinetto..... Persuase dalle nostre difficolta' personali a delimitare gli spazi nelle relazioni, abbiamo convinto Ester ad aiutarci. Noi volevamo costruire un muro e chi meglio di lei, che ha un'impresa di edilizia non convenzionale, poteva darci una mano a realizzare il nostro progetto? Sarebbe stato un atto simbolico, una specie di rito per renderci consapevoli di essere in grado di stabilire dei limiti laddove non eravamo ancora riuscite. Continua a leggere... |
CLOTO, LACHESI E ATROPO
Il lockdown mi ha sorpreso che già ero a casa e sperimentavo la costruzione dei miei confini, e soprattutto la loro tenuta. Ricostruivo mattoncino su mattoncino confini che io sentivo essere stati violati e ridisegnavo limiti laddove li vedevo incautamente oltrepassati, quindi quando la chiusura relazionale imposta dal distanziamento fisico e sociale è arrivata mi ha trovato perfettamente allineata ad accoglierla. Non spesso mi è capitato di avere una risonanza così simbiotica tra il mio sentire intimo e la realtà nella quale ero immersa. All'inizio.... Continua a leggere... |