Benedizione di primavera
Benedizione di Liz
Benedetto il tuo grembo che, in questo tempo di equilibrio, gioisca nel bilanciare, con la tua mente, intuizione e razionalità. Benedetti i tuoi piedi che sappiano accarezzare e lasciarsi accarezzare dalla terra ad ogni passo. Benedetti i tuoi occhi, che sappiano vedere i messaggi della Dea. Benedetto il tuo cuore che sappia battere il ritmo della vita in sintonia con quello dell'universo. Benedetta tu sia cara sorella, in bellezza. |
C'è stato un tempo in cui le donne alzavano la mano benedicente su tutte le persone che chiedevano il loro aiuto, e anche su quelle che non lo chiedevano ma ne avevano bisogno comunque, come i bambini o i ragazzi. Ricordo mia nonna che mi salutava, ogni volta, invocando la benedizione della Madonna. Prima perché ci è stata tolta, poi perché l'abbiamo misconosciuta, insomma abbiamo perso l'abitudine di dire buone parole di augurio verso le persone a cui vogliamo bene.
Magari diciamo "Spero che..." ma io personalmente non mi sento mai autorizzata a benedire nel vero senso del termine. Eppure proprio oggi, in questo giorno di equilibrio e di passaggio, un'amica mi ha ricordato una benedizione che le mandai tempo fa e che, lei dice, ha guidato da vicino i suoi passi e le sue speranze in un difficile passaggio nel buio. Dice di fidarsi, guarisce. E allora io ve la regalo, a voi che avete la pazienza di seguire gli sconclusionati sentieri delle donne che frequentano la Casa delle Streghe, e vi invito ad utilizzarla, scriverne altre e ad usarle a dismisura, ce n'è un gran bisogno. |